
Acri. C'è il concreto rischio che quest'anno le porte dell'anfiteatro comunale di via della Sila resteranno chiuse. Al momento, e siamo a metà luglio, nessun spettacolo è in programma nella struttura che può contenere circa cinquemila persone. Costi alti, ricavati minimi e casse comunali semi vuote. Praticamente impossibile organizzare eventi di ogni genere. Insomma, l'edizione 2013 di "Acrinscena" è a forte rischio. Di certo il cartellone della rassegna, la cui prima edizione risale al 2003, non prevede manifestazioni di grande richiamo. I grandi concerti, gli spettacoli teatrali e le numerose presenze degli anni passati, potrebbero essere solo un vecchio ricordo. Le casse comunali non possono garantire spese folli ma l'amministrazione Tenuta sta cercando, non senza difficoltà, a organizzare ugualmente un'estate acrese che possa coinvolgere residenti e turisti. Si ha l'impressione, però, che alla fine si punterà su spettacoli di piazza a costi contenuti e su artisti locali che pure sono molti ed anche bravi. Eppure nel suo programma il sindaco Tenuta ha specificato che vuole rilanciare la rassegna "Acrinscena" ma evidentemente non aveva ancora fatto i conti con la realtà. Fino a qualche anno fa la Regione dava un corposo contributo per la realizzazione della rassegna che ha visto sul palco artisti di fama nazionale coma Ranieri, Mannoia, De Gregori, D'Alessio, Stadio, Nek, Biondi e Nomadi. La passata amministrazione, invece, ha ritenuto opportuno puntare più sullo sport (elargendo contributi alle varie associazioni sportive) piuttosto che sborsare cifre enormi per un concerto, ma garantendo ugualmente una serie di ottimi spettacoli, quest'anno, invece, la manifestazione rischia di saltare.